Negli ultimi decenni la tendenza a sostituire ciò che si rovina sta dilagando. Un tempo le cose si riparavano. Ora se una cuffietta degli auricolari non funziona ne compriamo una nuova, la medesima cosa avviene con un paio di scarpe e pure con gli elettrodomestici. Non cominciamo nemmeno a pensare come poterli riparare, ordiniamo subito un nuovo modello che arriva comodamente a casa con un click. L’arte di saper aggiustare le cose si sta via via perdendo e appena notiamo un difetto cerchiamo di eliminarlo. In questo contesto è facile cadere nella trappola di considerare le imperfezioni come segni di fallimento.
Ora, immaginate che qualcuno invece decida di trasformare ogni imperfezione in un’opera d’arte. Questo è quello che fa Emem, un’artista francese che ha portato una visione innovativa nell’arte urbana, riparando le crepe e i difetti delle strade con mosaici colorati, trasformandoli in veri capolavori. Il suo lavoro si ispira al flacking, una tecnica che affonda le radici in una tradizione antica, simile al kintsugi giapponese. Mentre il kintsugi utilizza l’oro per riparare la ceramica, il flacking impiega maioliche e mattonelle, dando vita a mosaici vivaci che ridanno vita a quelle vecchie crepe. Emem non si limita a coprire il difetto; lo abbraccia, lo studia, lo trasforma in un messaggio di bellezza. Ogni pezzo di ceramica, ogni frammento di colore, diventa parte di una poesia visiva che invita chiunque la incontri a fermarsi, guardare e riflettere.
Ma come si collega tutto ciò con gli ambienti di lavoro? La risposta potrebbe sembrare lontana, ma in realtà si trova nel cuore stesso della filosofia di Emem. La capacità di vedere oltre le imperfezioni è una dote preziosa per ogni manager. Quando ci troviamo di fronte a un problema possiamo scegliere di vederlo come un ostacolo insormontabile o come un’opportunità di innovazione. Tutto dipende dal nostro punto di vista. Emem, con la sua arte, ci insegna che ogni difetto può diventare una tela per la creatività. Invece di nascondere i problemi, di cercare rimpiazzi appena qualcuno sbaglia o decidere di smettere di delegare, possiamo provare a scoprire come fare per accompagnare le persone che lavorano con noi durante il loro processo di crescita.
La resilienza è un altro tema centrale in questo discorso. Ogni mosaico richiede tempo, pazienza, dedizione. Non è solo una questione di abilità artistica; è un atto di resistenza e determinazione. In un mondo aziendale dove la pressione è alta e le aspettative sono elevate, imparare a resistere, rialzarsi dopo una caduta e continuare a cercare soluzioni, è fondamentale. Come Emem dedica ore a lavorare sulle sue creazioni, così i leader devono investire tempo ed energie per affrontare le sfide e supportare i loro team.
In un’epoca in cui il perfezionismo è spesso idolatrato, il flacking ci ricorda che è proprio nelle crepe che possiamo scoprire la vera bellezza. Abbracciare questa filosofia non solo arricchisce l’esperienza lavorativa, crea anche un ambiente in cui resilienza, creatività e collaborazione possono fiorire. Così, proprio come Emem trasforma una buca in un mosaico, anche noi possiamo trasformare le sfide in opportunità, costruendo organizzazioni capaci di affrontare le sfide del futuro.
Testo di Giulia Davanzante
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